War Games
WAR GAMES
Giochi di Guerra (1983)
Piattaforma: Movie
Recensione del: 12-09-2008
War Games - Giochi di Guerra I videogiochi nascono alla fine degli anni '70, in piena guerra fredda, e per quanto inizialmente vengono guardati come un infantile metodo di intrattenimento, non appena le tecnologie applicate permettono un minimo di libertà, nelle forme e nei concept, già il richiamo alla distruzione e all'ideologia diventa irresistibile.

Poche pellicole hanno fotografato l'importanza dei videogiochi all'interno della società come in questo film, e lo scambio è quasi totale sia all'interno che all'esterno del contesto narrato. Soprattutto i Videogiochi vengono considerati in maniera seria come elemento portante del tutto e non come avviene spesso a livello di intrattenimento. Con i Giochi il computer che tiene le sorti del mondo impara qualcosa che non è un gioco, la guerra.

Il concept di War Games è racchiuso in un acronimo, il MAD, Mutually Assured Destruction, il deterrente fondamentale che ci ha permesso di sopravvivere durante gli anni della guerra fredda, cioè il fatto che sarebbe stato poco rilevante chi avesse iniziato per primo, comunque non ne sarebbe uscito vivo nessuno.

Altro messaggio è che anche se le forze fossero rimaste in equilibrio questo era talmente delicato che sarebbe potuto saltare anche per un fattore estraneo alla volontà delle due parti come un incidente di natura tecnica oppure l'incauta azione di un hacker.

Nei primi anni '80 la paura che dall'oggi al domani le due superpotenze avrebbero scatenato un' ocausto nuclerare era un'opzione che la gente viveva quotidiamente (in realtà lo è oggi come allora ma evidentemente l'obiettivo è cambiato) e in molti film venivano proposti con più o meno successo vari scenari su come avremmo vissuto quelle ore di cambiamento. Se in The Day After questo lo potremmo definire The Day Before.

Uno degli acronimi divenuto famoso grazie a War Games è il DEFCON (Defense Condition), un livello di allarme che va da da cinque a uno secondo una classificazione di colori stante ad attestare la condizione di allarme del sistema di difese. In defcon uno si è praticamente in fase di guerra.

Nel 1983 il concept di hacker e di computer come strumento casalingo, epurato però da quello della guerra, viene riproposto tramite la serie "Whiz Kids" (da noi "I ragazzi del computer"). Ovviamente essendo un telefilm il prodotto è molto più ingenuo ed allungato.

Anche il tie-in non manca, infatti nello stesso anno esce un videogioco di buona fattura per la console CBS Colecovision che ripropone con meccanica essenziale lo spirito del film, difendere gli Stati Uniti dagli attacchi esterni. Nel gioco si ha la mappa degli States disegnata in modo da simulare la sala controllo vista nel film, e i livelli di Defcon. Graficamente per il periodo un gioco dotato di grafica eccellente. War Room, un'altro gioco per il Coleco non ufficialmente legato al film ne segue lo stile. Nel 2007 è uscito DEFCON della Introversion Software, che è la massima evoluzione del genere.

WarGames In Italia War Games - Giochi di Guerra arriva nel 1984 anticipato dalla rivista Videogiochi di settembre/ottobre 1983, io lo vidi al cinema Ambassade di Roma. A posteriori, non manca mai la solita considerazione su come i passaggi al tempo fossero lenti, passava almeno un anno per la localizzazione e la distribuzione nostrana dopo l'uscita di un prodotto negli states. Le recensioni erano abbastanza discorsive e superficiali, ciò nonostante il feeling che si provava, considerando il nulla siderale delle nostre produzioni, è irripetibile.

War Games è il primo film in assoluto a presentare il computer come macchina ad uso familiare, e questa è un'innovazione non da poco che modifica l'immaginario collettivo alimentato da tutti i film visti in precedenza, dove quest'oggetto era utilizzato esclusivamente ad altissimi livelli, di solito come supporto missioni spaziali, ai militari o a grandi compagnie. Ora il teen ager ha accesso ad un macchinario sofisticato, tra il videogioco e la macchina "business", compare l' Home Computer. Si affacciano altri concept fondamentali, come la possibilità di navigare in rete, di avere informazioni tramite uno strumento, quale il telefono, precedentemente utilizzato solo per la voce, e della figura dell'utilizzatore di tutta questa tecnologia, quello che oggi chiameremo il geek, hacker o il nerd. Si delineano i caratteri principali di questa nuova classificazione sociale, il ragazzo giovane, di famiglia media, un po' distaccato dalla realtà e molto più interessato al mondo virtuale, alla rete, ai videogiochi. Per esigenze sceniche questi tratti sono definiti con legerezza, di fatto il David Lightman del film è di bell'aspetto e frequenta una ragazza, forse la parte più realistica, e grottesca, viene demandata ai suoi amici informatici, con i loro tic e le loro nevrosi, comunque genialmente rappresentate con umorismo.

Certamente anche se al periodo in italia avevamo i nostri piccoli computerini, come lo spectrum, quello che si vedeva nel film appariva come il santo graal dell'informatica, nessuno aveva in casa una tecnologia del genere, un computer IMSAI 8080 (per quello che ne potevo sapere all'epoca) con lettore di floppy da otto pollici, accoppiatore acustico, sintesi vocale e soprattutto la possibilità di andare a cercare videogiochi sul server di una softwarehouse (La Protovision). Se avessero fatto vedere quelle cose in un laboratorio sicuramente sarebbero passate inosservate ma dentro la camera di un quattordicenne proprio no. Per quanto mi riguarda attraverso questo film ho focalizzato il concetto di "Rete", percepivo qualcosa riguardante le BBS ma ancora stentavo a credere che ad esempio ci si potesse collegare al server di una compagnia aerea per prenotare un volo. Il fatto poi che in una scuola gli insegnanti archiviassero i voti su un computer mi sembrava ridicola. Per spiegare quanto ero lontano dirò di aver percepito distrattamente nei primi anni 90 alcuni miei amici trafficare con le BBS sui primi PC IBM ma devono passare dieci anni perchè possa vedere il web su un PC Digital con Mosaic ed in totale quindici perchè finalmente possa accedere da casa con la mia connessione a 56K.